Il mondo è in grande trasformazione. Siamo entrati in una nuova fase della storia mondiale. La transizione dall’unipolarismo al multipolarismo è un processo già in corso. Ma il modo in cui esso si svilupperà dipende dall’azione soggettiva e consapevole delle forze politiche. I gruppi dirigenti dell’Occidente si blindano nella difesa del mondo unipolare anche a costo di una guerra ad alta intensità, come nel caso della guerra per procura della NATO contro la Russia in Ucraina e di quella genocida di Israele contro il popolo palestinese, e rifiutano la strada del dialogo e dell’accordo su un nuovo assetto dell’ordine internazionale, nella prospettiva, di cui i dirigenti della RPC parlano da anni, di una comunità umana dal futuro condiviso.
In questo tornante della storia mondiale, in cui l’alternativa tra pace e guerra è diventata la questione principale, i comunisti sono chiamati a costruire, insieme con tutte le altre forze politiche e sociali non ottusamente subordinate all’unipolarismo dell’Occidente, un ampio fronte unito nella lotta per la pace, che significa oggi riconoscimento e implementazione del nuovo assetto multipolare del mondo. Questa lotta può essere anche il terreno unificante per il rilancio della prospettiva socialista in Occidente.
Il 13° Forum del socialismo mondiale organizzato dalla CASS (Pechino, novembre 2023) e dedicato al decimo anniversario del lancio della proposta del PCC di lavorare e battersi per costruire una comunità di destino condiviso per tutta l’umanità, ha affrontato queste questioni. Pubblichiamo qui alcuni testi relativi al Forum (A. Catone, V. Giacché, F. Maringiò, H. Onishi).
Questo numero ospita inoltre la sintesi, a cura di Pan Jin’e del Rapporto annuale sui movimenti comunisti internazionali (2021-2022) steso dal gruppo di ricerca della CASS, nonché due importanti saggi tratti dalla rivista cinese «Marxism&Reality»: Jin Fenglin critica la pretesa superiorità gerarchica della civiltà occidentale; Yang Chengxun, sulla base di alcune suggestioni di Engels, sostiene il ruolo decisivo del partito comunista al potere nello sviluppo dell’economia socialista.
Infine, viene qui presentato l’ampia analisi semiotica di Francesco Galofaro sull’orientamento ideologico del governo Meloni.
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