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Editorial
Questo fascicolo ha il titolo del testo elaborato dal Gruppo di Ricerca dell’Accademia Marxista della CASS sulla situazione del movimento comunista internazionale nel 2019-20. Il testo offre diversi spunti di riflessione sullo stato di cose presente e sulle possibili strategie che i comunisti e le forze di ispirazione socialista possono elaborare e soprattutto mettere in atto in Occidente e nel nostro paese. Il movimento comunista ha nel suo DNA una visione mondiale e la conseguente elaborazione strategica. Quest’ultima, in Italia e in diversi altri paesi dell’Occidente, si è molto appannata nel trentennio post-sovietico, i “Trenta ingloriosi” (1991-2021), che hanno segnato per i comunisti italiani un pesantissimo arretramento, rispetto al quale occorre una poderosa inversione di rotta.
I temi e gli argomenti degli altri testi di questo numero:
Una ricostruzione storica del ruolo avuto da Togliatti nel VII Congresso del Komintern (Salvatore Tinè).
Un profilo teorico-politico e umano di Engels, non “secondo violino” rispetto a Marx, ma protagonista con lui della fondazione teorica e dell’organizzazione del movimento operaio (Vladimir Gryzlov, direttore della rivista del PCFR Političeskoe Prosveščenie).
A partire dall’Antidühring di Engels Vladimiro Giacchè affronta una delle questioni più dibattute, in particolare dopo la conquista del potere politico in Russia e l’avvio della costruzione del socialismo: la relazione che può (o non può) stabilirsi tra produzione mercantile e socialismo.
Alla strategia di riduzione mirata della povertà in Cina è dedicato il saggio di Lei Ming e Zhou Pei, ripreso dalla rivista marxista cinese Marxism&Reality, con la quale MarxVentuno avvia un proficuo rapporto di collaborazione.
Sempre da Marxism&Reality sono stati ripresi i due saggi di critica ideologica e teorica: quello di Ai Silin e Qu Weijie versus la dottrina occidentale della superiorità dei diritti umani rispetto alla sovranità nazionale, dottrina usata a legittimazione delle guerre di aggressione USA-NATO contro la Serbia e Montenegro (1999) e l’Iraq (2003).
Infine, il saggio filosofico di Wu Xiaoming sul “materialismo storico quale fondamento della filosofia politica di Marx” svolge una serrata e argomentata critica all’universalismo astratto e alla “mitologia ideologica” che assume a base dell’intera teoria le idee o le categorie della modernità quali “giustizia”, “uguaglianza”, “libertà”.
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