Questa antologia degli scritti di Gramsci sul partito – dai testi precedenti la fondazione del Pci a Livorno alle note del carcere – intende dare un contributo alla conoscenza di un aspetto fondamentale dell’opera del dirigente comunista generalmente poco considerato: la sua elaborazione sul partito comunista, condizione essenziale della lotta per il socialismo. Il partito comunista è concepito da Gramsci quale organismo vivente che sviluppa attraverso l’esperienza il suo processo di apprendimento. La lotta per il socialismo percorre come un filo rosso tutta la battaglia culturale e politica del rivoluzionario sardo.
Oltre a documentare l’azione e la riflessione sviluppate nel tempo, questi testi delineano nel loro svolgersi i capisaldi di una teoria dell’organizzazione, caratterizzata dall’innesto creativo del marxismo e del leninismo nella realtà di un paese capitalistico occidentale con le sue specificità. Essi sono una bussola essenziale anche per chi oggi voglia contribuire al compito, tanto necessario quanto complesso e difficile, della ricostruzione comunista.
Ruggero Giacomini
è storico, comunista, studioso di Gramsci da lungo tempo. Curatore con Domenico Losurdo e Michele Martelli del volume Gramsci e l’Italia (1994), ha smontato la fantasiosa costruzione scandalistica di Franco lo Piparo sul “quaderno mancante” (cf. “Storia e problemi contemporanei”, n. 62/2013 e InchiestasuGramsci_Il_quaderno_ritrovato.pdf). In Gramsci e il giudice (2017), ha ricostruito l’azione provocatoria del giudice istruttore del tribunale speciale, da cui i sospetti infondati di Gramsci sulla lettera di Grieco del 1928 e, a seguire, tanta letteratura congetturale sui “tradimenti” di Togliatti e del partito comunista.
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